Sono nato a Valbrembo – provincia di Bergamo – il 24 febbraio del 1951.
Scuole elementari nella piccola frazione di Ossanesga dove in 3 aule c’erano 5 classi e dove, tutti, si arrivava calzando zoccoli di legno a cui era stato inchiodato sotto un pezzo di copertone di bicicletta strausato e senza più battistrada. Triplo vantaggio: non facevi rumore, non scivolavi e gli zoccoli duravano molto, molto di più.
Scuole medie e poi superiori – le più corte possibili per avere un impiego il più presto possibile (nel 1967) – con indirizzo amministrativo, poi impiego all’Ufficio Personale della Soc. Italcementi Spa alla sede centrale di Bergamo. Poi scuola serale per raggiungere il diploma ed un leggero aumento di retribuzione.
Bellissimo periodo come Ufficiale di Complemento negli Autieri a Roma, Treviso e Casarsa della Delizia vicino ad Udine.
Matrimonio a 21 anni, a 23 la prima figlia e l’inizio della costruzione della casa. Poi arriverà una seconda figlia, poi un figlio e nel 1996 ancora una figlia.
Ho iniziato, già dal 1973, a variare il lavoro perché il settore amministrativo non mi piaceva per nulla. Nel 1976 vengo comunque assunto in qualità di Direttore amministrativo presso una media società, ma da lì inizia la trasformazione vera e propria verso ciò che più mi attira.
Durante la scuola serale nel 1968 un professore individuò in me la predisposizione alle “human relations”. Non sbagliava.
Dopo un periodo di gestione totale dell’azienda per circa quindici anni ed una breve esperienza autonoma, la gestione con particolare occhio al commerciale mi ha accompagnato fino alla pensione arrivata a fine 2008.
Questo tipo di lavoro mi ha portato in giro per il mondo dove petrolio, raffinerie e impianti petrolchimici…..aspettavano anche me.
Nord Africa, Medio Oriente, Europa tutta, Kazakhstan, Nord America e Isole Caraibiche sono state, ripetute e ripetute volte, le mie piacevoli destinazioni.
Ho fatto un lavoro che mi piaceva fare! Devo dire che sono stato molto, molto fortunato.
Con un camper e la mia famiglia ho girato castelli, chiese e musei a più non posso in Europa e, mentre il lavoro mi portava in giro, ho sempre cercato di …strappare un po’ di tempo per le mie passioni.
Una è la storia con tutto quello che ci ha lasciato da gustare e da studiare.
Ho avuto la fortuna di vedere Persepolis, le tombe di Dario, Serse e Artaserse nel sud dell’Iran fino a ciò che resta di Fort Alamo a San Antonio in Texas. Di quello che ci sta in mezzo a queste località ne ho visto molto e spero di poterne rivedere e vedere quel che resta.
La seconda sono i cavalli. Da ragazzino i contadini vicino casa mi mettevano in sella ai cavalli da tiro, sul basto del bue aggiogato al carretto e su ogni cosa si potesse cavalcare. Nel 1972 ho preso lezioni di equitazione, ho imparato ad amare i cavalli e ho sempre amato stare con loro, camminare con loro, parlare con loro mentre i sentieri nei campi spariscono, quelli nei boschi vengono inghiottiti da rovi e spine e l’asfalto inghiotte il resto che c’è. Quando sono in Texas, con quegli spazi enormi, divento matto.
Ho incominciato a scrivere a fine 2010.
Nei miei scritti cerco di riversare queste due passioni.